martedì 31 marzo 2015

L'arte di Valeria



Valeria, un'artista con un'idea originale che mi ha colpito appena ho visto le sue creazioni. 


Sono rimasta colpita da una tua meravigliosa collana. Come li realizzi?

Ciao Emma! Parli della mia collana in pizzo di cotone e viscosa? Bella, vero? Questa in particolare l'ho realizzata lavorando all'uncinetto con delle semplici catenelle il bordo di questo meraviglioso pizzo che mi ha dato una manifattura che si trova vicino a casa mia, Manifattura di Breme, che fa delle cose splendide! www.manibreme.it , https://www.facebook.com/manibreme. E' un pezzo unico, come molti degli accessori che realizzo, perché scelgo i materiali dallo spaccio della Manifattura. Nello spaccio la quantità a disposizione è limitata per tipologia e per colore, perciò va da sé che anche la produzione dei miei accessori sarà assolutamente limitata e ciascuno di essi sarà speciale. 
Da un paio di anni a questa parte mi diverto molto a lavorare a maglia e all'uncinetto questi materiali particolari, che sono ben diversi da lana, cotone e da tutti i filati più o meno classici. Io li chiamo i non-filati, e in Manifattura mi posso ben sbizzarrire!

Molto interessante l'idea del lavorare con materiali che non sono filati. Con che cosa ti piace sperimentare? 

Entrando nello spaccio della Manifattura mi si illuminano gli occhi nel vedere pizzi, passamanerie, cordini, nastri, elastici di ogni forma, dimensione, misura e colore!
Mi piace sperimentare con qualsiasi nuovo materiale che alla vista e al tatto mi comunica qualcosa. La mia immaginazione si accende e riesco a vedere già l'accessorio finito nella mia mente!
Per ora ho sperimentato con successo la lavorazione di pizzi all'uncinetto, sia trasformandoli direttamente come nelle mie Collane [http://www.ioamofattoamano.it/indossare/accessori/product/11-collana-di-pizzo-a-tombolo-in-cotone-3-fili.html], oppure usandoli come inserti di lavorazione come nei miei Guanti [http://www.ioamofattoamano.it/indossare/accessori/product/10-guanto-a-fascia-in-pizzo-a-tombolo-di-cotone.html] o addirittura elaborandoli come se fossero dei tessuti, come nel mio Porta-cellulare [http://www.ioamofattoamano.it/component/hikashop/product/27-portacellulare-in-pizzo-a-tombolo-di-cotone.html]. Proprio in questi giorni sto sperimentando una trasformazione del Porta-cellulare in Porta-tablet, ma il modello è ancora top-secret!
Poi è molto divertente e veloce la lavorazione a maglia di nastri di viscosa che trasformo in eleganti e leggeri Coprispalle per tutte le stagioni [http://www.ioamofattoamano.it/indossare/accessori/product/1-scialle.html], fettucce e tubolari di cotone con cui realizzo delle colorate Fasce per capelli [http://www.ioamofattoamano.it/indossare/accessori/product/20-fascia-per-capelli-in-tubolare-di-cotone.html], e passamanerie a roselline sia in viscosa che in cotone che diventano Scaldacolli [http://www.ioamofattoamano.it/indossare/accessori/product/19-scaldacollo-in-passamaneria-di-viscosa.html] oppure delle leggere e colorate Sciarpine che molti scambiano per collane! [http://www.ioamofattoamano.it/indossare/accessori/product/12-sciarpa-in-passamaneria-di-viscosa-a-roselline.html].
Tutti questi modelli sono di mia creazione e realizzazione, e grazie alla fiducia di Mia Vita [https://www.facebook.com/MiavitaItalia], una piccola azienda specializzata nella creazione artigianale di cinture e bijoux tessili a partire dai materiali della Manifattura, stiamo provando a proporre dei Kit per la realizzazione di questi miei modelli, che contengono le istruzioni e i materiali necessari a potersi realizzare da sole queste che io considero delle vere e proprie meraviglie! [https://www.youtube.com/user/ioamofattoamano]



Hai scoperto dei materiali che sono più difficili da lavorare? 

Più che materiali difficili, direi che ho trovato materiali poco adatti alle mie creazioni. Ogni materiale ha le sue peculiarità, ne ho provati anche alcuni che visti sulla rocca sembravano molto belli, ma durante la lavorazione hanno evidenziato problematiche che mi hanno convinto a non utilizzarli per gli accessori. Ad esempio i tubolari in viscosa sono molto più luminosi di quelli in cotone, ma lavorandoli a maglia scricchiolano, e la fascia per capelli che ho fatto mi "suonava" nelle orecchie quando l'ho indossata... materiale decisamente bocciato!
Ma proprio qui sta il bello, per me, di questa esperienza. A quanto ne so non conosco nessun altro che si sia cimentato in questa esplorazione, per cui non ho libri, o tutorial, o siti web da cui imparare. Imparo facendo, applico l'esperienza tecnica accumulata in oltre 30 anni di lavori a maglia e all'uncinetto che ho iniziato ad apprezzare, come molte/i di noi, dalle mie nonne Ines e Rosa quando ero bambina, la amplio confrontandomi settimanalmente con le amiche dei miei Knit&Beer o Tartaruga Knit Café di Garlasco, o con gli amici di vari gruppi su facebook, Magliuomini in primis, chiedendo e ascoltando i loro consigli, ed esploro la rete per imparare nuove tecniche.
Alla fine non c'è nulla di veramente difficile secondo me: ogni cosa è difficile finché non la conosci!

Come nasce un'idea creativa con un determinato materiale? 

Se devo essere sincera, l'idea mi nasce sempre per istinto. Ogni volta che varco la soglia dello spaccio in Manifattura i miei occhi iniziano a guardarsi intorno alla ricerca di qualche colore o intreccio che mi colpisca. E lo trovo sempre! Il tatto poi è essenziale, sentire il materiale fra le mani, se la lavorazione è morbida oppure strutturata, se il materiale è naturale come per esempio il cotone, oppure se è sintetico ma luminoso come ad esempio il lurex, che pure ha il suo perchè... poi lascio fare alla fantasia, che parte in quinta e mi propone immagini più o meno definite di cosa potrebbe diventare quel pizzo o quel nastro...
Scelti i colori, torno a casa e provo a mettermi all'opera, misuro, taglio, cucio, sferruzzo e uncinetto, sperimento, sbaglio, disfo e rifaccio finché il risultato non mi fa esclamare: questo mi piace! E mi annoto tutto nel mio "Quaderno dei lavori", da cui poi traggo i dettagli per scrivere i pattern.

Quale preferisci? 

Anche se mi entusiasma lavorare tutti i miei accessori, se proprio devo sceglierne uno preferito in particolare scelgo il nastro di viscosa! E' morbidissimo e leggero, scorre che è una meraviglia sui ferri del 20, ha una luce favolosa, e il coprispalle finito è una gioia per i miei occhi e per le mie spalle!
E devo ringraziare questo nastro se ho imparato finalmente la tecnica continental! Essendo compatto e utilizzando dei ferri molto grossi ho potuto pian piano prendere il ritmo fra dritto e rovescio e ora lavorando continental mi diverto molto di più!!
Sui ferri in questo momento ho proprio un nastro di viscosa nero, che sto sperimentando con una lavorazione i-cord per farne una collana... penso che prima di sera sarà terminata!



Se qualcuno vuole scoprire le tue creazioni, dove possono trovarti? 

I luoghi sul web dove mi racconto volentieri sono il mio sito http://www.ioamofattoamano.it/ con la nuova Newsletter, e la mia pagina Facebook https://www.facebook.com/ioamofattoamano
Ho anche un profilo su Ravelry http://www.ravelry.com/people/VOdouble dove pubblicherò a breve alcuni piccoli manuali di maglia e pian piano anche i nuovi pattern che ora sono chiusi nel cassetto...
Sto lavorando in questi giorni per far partire il nuovo account su Pinterest https://www.pinterest.com/ioamofattoamano/ e sto valutando alcuni marketplaces per creative dove aprire un piccolo shop dedicato ai miei pezzi unici.
I luoghi fisici dove vado più spesso sono il Knit&Beer nella birreria Thomasbräu di Garlasco [https://www.facebook.com/groups/1024147357611019/?fref=ts] ogni lunedì sera e il Tartaruga Knit Cafè ogni giovedì tardo pomeriggio. Ogni tanto al sabato o alla domenica quando sono libera mi piace partecipare ai Magliaincontri al Mondadori Multicenter o al nuovo Sit&Knit del Lab Cafè di Milano. E dovunque vadano i Magliuomini, faccio l'impossibile per essere presente! Sono un gruppo splendido, come ben tu sai :) e sono molto affezionata a tutti loro!
Le mie creazioni e i miei Kit però attualmente non si trovano fisicamente in Italia: ho in affitto fino a Pasqua uno scaffale presso il negozio Ieder n'z vak (che significa: A ciascuno la sua arte) nella città olandese di Nijmegen. Ho intenzione di prolungare l'affitto fino almeno al 18/19 aprile quando parteciperò a un intero weekend di laboratori artigianali e artistici all'interno del Kloster Graefenthal in Germania per insegnare la mia Arte della maglia e dell'uncinetto con i non-filati. [http://www.kloster-graefenthal.de/wwe/7]
Altri incontri e laboratori sia in Italia che all'estero sono in programmazione, e man mano che verranno confermati li inserirò nel mio sito e su Facebook e li comunicherò tramite Newsletter.

Un sogno nel cassetto.

Trasformare la mia Arte e la mia Passione nel mio Lavoro. Più che un sogno è già diventato un progetto a breve termine, e la scelta di concentrarmi all'estero, in particolare Olanda e Germania, è dettata da due motivi oggettivi: in quei paesi l'handmade è considerato di valore in quanto un oggetto fatto a mano è un pezzo unico, e in più io posso esportare un Made in Italy decisamente particolare e originale.
Per questo ho scelto come nome Io Amo Fatto a Mano. Adoro l'Italia e sarei ben felice di far conoscere la sua parte bella e di valore in giro per il mondo!
Per fortuna poi grazie ad Internet posso non avere confini, e quando mi trasferirò in Olanda a giugno potrò anche sfruttare l'efficienza e l'economicità delle poste olandesi! Dopotutto quando si vuole lavorare con Internet le spedizioni sono un dettaglio molto importante!
Un terzo motivo, ultimo ma in realtà primo in assoluto, mi ha portato a scegliere l'Olanda, e la zona di Gennep/Nijmegen/Arnhem, come meta del mio trasferimento: l'Amicizia. Quando due anni fa mi sono trovata improvvisamente disoccupata e single in un colpo solo, ho potuto sperimentare come le distanze chilometriche non esistano quando gli amici sono veri, e ho ritrovato grazie all'ospitalità di Paul [http://www.paultenbroeke.nl/] e Bianca [http://www.biancavandreumel.nl/] gli stimoli per reinventare me stessa partendo da me. 
Girovagando in bicicletta per quei paesi mi sono sentita come a casa, confrontandomi con loro mi sono sentita come in famiglia, sperimentando la società olandese ho sentito che là posso avere opportunità di lavoro che purtroppo qui in Italia ora non trovo. E giorno dopo giorno il sogno si è trasformato in un obbiettivo concreto, su cui sto lavorando ogni giorno, a piccoli passi. Potermi raccontare a te, Emma, è uno di questi, e sono felice di poter condividere con te questa passione comune per la maglia e la creatività!

1 commento:

  1. Sono felice per questa intervista a Valeria, si merita proprio tanto.
    Grazie Emma.
    Cinzia

    RispondiElimina